Cascina Vione è considerato un complesso rurale tra i più interessanti del territorio milanese che ancora oggi conserva perfettamente l’impianto di un piccolo borgo totalmente autonomo, di forma quadrangolare.
L’antico borgo prende il nome dalla famiglia De Villiono, che lo possiede all’inizio dell’anno Mille. A metà del XII secolo passa come castrum, tra le proprietà dell’abbazia di Chiaravalle diventando una grangia.
Vive un periodo fiorente come struttura agricola che i monaci, a causa delle numerose guerre sostenute dal Ducato di Milano, trasformano in nucleo rurale fortificato ed organizzato, dotato di uno status giuridico autonomo con speciali privilegi. Rimane Comune autonomo fino al 1757, quando viene annesso a Basiglio su ordine dell’imperatrice Maria Teresa.
Borgo Vione conserva l’impianto chiuso di forma quadrangolare, a cui si accede attraverso due ingressi principali con portali settecenteschi e comprende al suo interno la chiesa di San Bernardo ed il grande mulino, oggi sede del Polo culturale e della Biblioteca comunale.
Il complesso è strutturato a nord, perpendicolare alla strada proveniente da Pieve Emanuele e a sud in corrispondenza della strada proveniente da Lacchiarella. Simili nel loro aspetto architettonico gli ingressi sono molto differenti dal punto di vista funzionale: a sud vi è l’ingresso principale dove è localizzato tutto il sistema della casa padronale, la piccola chiesa di San Bernardo, i giardini e le parti più nobili. A nord invece si accede al settore delle case degli ex salariati. Le stalle, costruite a cinque navate con il fienile ricavato in soppalco rispetto alla sede degli animali, erano organizzate intorno a spazi centrali ben definiti (aie).
Il contesto che avvolge questo piccolo borgo è unico nel suo genere. Tra strade rurali ed una fitta rete di rogge, è immerso negli stessi secolari paesaggi agricoli ancora in piena attività. Si possono scoprire i segni di antichi carri, impressi sulle soglie dei due portali d’ingresso, che raccontano viaggi, scambi, fiere e mercati, orme di un passato di monaci, contadini e viandanti in viaggio nella pianura Padana.
Questo luogo storico, è tutelato come bene architettonico monumentale nel suo insieme ed è stato oggetto di un intervento di rilevante significato, indirizzato al recupero e al risanamento conservativo che oggi lo rende nuovamente fruibile. Un lato della cascina accoglie il Polo Culturale “Il Mulino di Vione” sede di numerosi eventi e di una delle due biblioteche comunali.